E’ un’associazione di appassionati e naturalisti i quali, a seguito di incontro casuale, hanno dato vita a un gruppo organizzato per l’osservazione e lo studio del lupo.
Nasce dall’esperienza di Anna Consalvo e Ciro Manente i quali, grazie ai lunghi periodi trascorsi nei boschi dell’Appennino abruzzese, hanno avuto modo di approfondire le conoscenze della specie canis lupus italicus, del suo habitat, nonché del territorio e di tutti coloro che in quelle zone vivono e lavorano. Tra quest’ultimi ci sono i pastori, i loro cani e la loro attività, pastori con i quali sono stati intrecciati rapporti di amicizia e conoscenza, ma anche grazie ai quali è stato possibile approfondire problematiche e soluzioni alla convivenza uomo-lupo.
Attraverso il monitoraggio e le dirette osservazioni sul campo, si occupa di diffondere la conoscenza del lupo e del suo habitat mediante attività divulgative e mediante l’organizzazione di eventi didattici, sia nelle scuole che in altri contesti, di convegni e proiezioni di materiale video-fotografico. Il tutto in collaborazione con enti pubblici e privati, studiosi e professionisti del settore.
Ciro Manente
Presidente
Anna Consalvo
Vice Presidente
Laura Savini
Consigliera ricercatore
Federico Pierani
Consigliere ricercatore
Gruppo scientifico
Franco Tassi
Roma
Franco Tassi è conosciuto, forse meglio all’estero che in Italia, come il Direttore “storico” del Parco Nazionale d’Abruzzo e, in sostanza, il suo vero “salvatore”. Ma prima ha percorso una lunga e variegata carriera che, dopo gli studi compiuti a Roma, lo aveva portato in gioventù ad affrontare molti concorsi pubblici, vincendoli tutti e non di rado collocandosi al primo posto (tra cui spiccano i Ministeri dell’Interno e del Tesoro, il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica e la Magistratura, per due volte). Ha quindi lavorato in Italia e all’Estero, prima presso le Istituzioni Comunitarie, poi alla Programmazione Economica e quindi all’Ecologia e all’Ambiente. Durante tale periodo ha contribuito alla Programmazione Economica e al Progetto 80, alla Legge quadro sulle Aree Protette e all’edificazione del moderno sistema dei Parchi Nazionali.
Giornalista e scrittore, dirigente e “manager”, ma naturalista e ricercatore per vocazione, ha al suo attivo molti libri (tra cui Animali a rischio, Orso vivrai! e le Guide alla Natura d’Italia), diverse Rubriche e innumerevoli articoli (come Semaforo Verde su Airone, Ecosociologia su La Nuova Ecologia e gli ampi Servizi sulla terza pagina de Il Messaggero) e ha conseguito vari premi (tra i più importanti, il Premio Cervia, l’Airone d’Oro e la Golden Ark). Ha prodotto oltre 200 lavori scientifici, in prevalenza in campo entomologico, insegnando in varie Università (a Camerino dal 1973 al 1986, tenendo il primo Corso italiano di Conservazione della Natura, e poi di Ecologia Applicata a Napoli e a Siena).
Nel 1969 abbandona la promettente carriera e si getta nella mischia, realizzando il sogno di lavorare nella natura e per la natura. Assume infatti, in situazione assai difficile, la Direzione del Parco Nazionale d’Abruzzo, all’epoca considerato ormai perduto: e lo trasforma in pochi anni in uno dei Parchi più importanti, famosi e apprezzati a livello internazionale. Un vero successo, che sarà determinante per spingere decisamente il Paese verso la creazione dei nuovi Parchi. Riporta in Abruzzo Capriolo e Cervo da tempo del tutto scomparsi, sottrae a sicura estinzione Orso marsicano e Lupo appenninico (con l’Operazione San Francesco), e poi scopre l’esistenza della inafferrabile Lince appenninica, detta anche Lupo cerviero o Gattopardo. Blocca i tagli forestali, promuovendo l’Operazione Grande Albero e salvando dall’abbattimento oltre 10 milioni di Faggi secolari. Sconfigge la speculazione dei “palazzinari” romani e napoletani, facendo demolire le villette costruite abusivamente nei boschi. E dimostra con i fatti che un Parco ben condotto produce occupazione e benessere assai più che non impianti sciistici, condomini e lottizzazioni. Ripopola le montagne di Gran Sasso e Maiella con lo straordinario Camoscio d’Abruzzo (noto come “il più bel Camoscio del mondo”), e mille altre cose ancora…
Nel frattempo, nel 1977 aveva creato con gli altri Direttori di Parchi, all’Orto Botanico di Roma, il Comitato Parchi Nazionali: che nel 1980 lanciò da Camerino la famosa “sfida del 10%”, per salvaguardare almeno un decimo del “Bel Paese” prima dell’avvento del Terzo Millennio (a quell’epoca, l’Italia non proteggeva che l’1,5% del proprio territorio). Una vera “missione impossibile”, che però verrà felicemente compiuta, grazie all’adesione delle altre Associazioni, di molte Istituzioni e dello stesso Governo: e che nel 2000 sarà celebrata con notevole rilievo internazionale tra Roma, Camerino, Assisi e il Parco Abruzzese…
Oggi continua a scrivere articoli, saggi e libri, e a svolgere ricerche sui temi più stimolanti, quelli dell’Ecologia di frontiera (vale a dire spingendosi oltre i confini della scienza tradizionale), dedicandosi soprattutto al Progetto Biodiversità, alle Piccole Faune e al Gruppo Criptozoologia Italia.
Luigi Conte
Falconara
Filippo Maturi
Bolzano
Amelia
Bolzano
Luigi Servi
Fano Adriano, TE
Raimondo Tornago
Merano, BZ
Paolo Marini
Crognaleto, TE
Dall’1 gennaio 2017 e fino al 20 aprile 2020 é stato impiegato presso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella sede del Comando Provinciale di Teramo con il ruolo di Capo Squadra Antincendi Boschivi.
Dal 20 aprile 2020 e fino ad oggi é impiegato presso I’Arma dei Carabinieri nella specializzazione dei Carabinieri Forestali/Parco, nella sede del Nucleo Carabinieri Parco di Crognaleto (TE) con l’incarico di Comandante del Nucleo.
Specializzazioni conseguite:
- Repertatore NIAB (nucleo investigativo antincendi boschivi);
- D.O.S. (direttore operazioni di spegnimento incendi boschivi);
- Tecniche di monitoraggio Orso bruno;
- Qualificazione profess. Per attivita di sorveglianza aree protette;
- Osservatore meteonivometrico servizio meteomont.